«Sarà la qualità dei servizi a fare la differenza»
Paolo Manca, presidente di Federalberghi, immagina la nuova stagione: «Ci aspettiamo grandi possibilità di ripresa. L’attenzione per il cliente sarà sempre più centrale»
Vaccino, miglioramento della situazione sanitaria, voglia di viaggiare. Il turismo ha bisogno di ottimismo. Paolo Manca, presidente regionale di Federalberghi, prova a intravedere quella luce in fondo al tunnel di cui hanno bisogno tutti gli operatori del settore. E la stagione 2021 può voler significare la ripresa per il settore alberghiero della Sardegna. «Confidiamo in una estate piena, senza grandi problemi. La Sardegna e la Costa Smeralda in particolare conservano un prodotto molto richiesto e percepito in maniera egregia dal mercato. Tutti gli operatori in questo periodo si stanno organizzando per garantire la piena efficienza degli alberghi. Siamo in grado di applicare i protocolli in piena efficienza, l’unica incognita al momento è sulla data di inizio della stagione» dice Manca. Sarà proprio la comunicazione della data di apertura della stagione, quella in cui si potrà iniziare a prenotare, quando arriveranno i primi collegamenti aerei, a segnare la vera svolta contro la pandemia. Che lascerà dietro di sé una rivoluzione nel concetto di ospitalità. E non per forza con un’accezione negativa. «L’attenzione per il cliente è tornata centrale, così come la cura degli spazi. Questa situazione ha creato rapporti diretti con la clientela, che vuole avere più informazioni sulla propria vacanza. L’ospitalità punterà sempre di più sulla qualità degli alberghi». Così anche il servizio torna al centro del villaggio globale. «La pulizia e l’igiene, la qualità del servizio, l’attenzione per la colazione a tavola, il livello tornerà a fare la differenza per motivi sanitari, ma anche per le nuove esigenze della clientela. Poi ci sarà il bisogno di nuovi spazi, dimentichiamoci strutture con alta concentrazione antropica, diventeranno incompatibili con il modo di concepire vacanze di qualità» sottolinea Manca. Da questo punto di vista la Sardegna, soprattutto la Costa Smeralda, può partire con un importante vantaggio competitivo. La qualità media delle strutture è molto alta, esistono grandi spazi esterni, che diventeranno funzionali anche per l’offerta nei mesi di spalla. «La qualità imporrà spazi più ampi, soprattutto per i servizi comuni. L’ospite sarà attento non più tanto agli spazi privati interni, le camere per esempio, ma soprattutto alle quote di spazi comuni: dai centri benessere, alla piscina, dalle palestre ai ristoranti degli alberghi». La stagione 2021, dunque. Quella del riscatto. «Pensiamo che la prossima stagione possa offrire grandi possibilità di ripresa per il mercato alberghiero sardo. Forse i giorni di vacanza saranno ridotti, ma avremo persone che sceglieranno la stessa destinazione in periodi diversi. La variazione dei flussi ci indica che una famiglia, per esempio, sceglierà di venire in Sardegna più volte nel corso dell’anno. Le vacanze saranno più veloci. Quando avremo una maggiore stabilità sanitaria e una data certa di apertura, credo che il prodotto per l’estate 2021, dalla primavera all’autunno, sarà molto richiesto».
Giandomenico Mele
Article by Giandomenico Mele
CS Journal è la voce ufficiale del Consorzio Costa Smeralda, edito per i propri associati e per l’indotto turistico che ogni anno affolla la Costa Smeralda. Un magazine formato tabloid che valorizza l’identità del Consorzio e tutte le realtà del territorio.