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Comitato di architettura

Il Comitato di Architettura è il custode della bellezza a Porto Cervo. Inventato dal Principe Karim Aga Khan nel 1962, fin dalla sua nascita rappresenta un importante e imprescindibile punto di riferimento per lo sviluppo immobiliare all’interno dei confini consortili. Il Comitato è la struttura attraverso cui il Consorzio esercita tutte le azioni di controllo sulle diverse fasi dello sviluppo – dai piani urbanistici fino alle opere infrastrutturali – e sulla protezione della flora mediterranea tipica della zona. Il Regolamento Edilizio rappresenta invece il punto di riferimento normativo in questo campo e prevede che qualsiasi opera relativa allo sviluppo urbanistico generale, alla realizzazione di singoli immobili o all’intervento su strutture esistenti venga sottoposta all’esame del prestigioso organismo. Da sempre il Comitato è composto da esperti del settore e da persone scelte dal Consiglio di Amministrazione del Consorzio. Tra le altre cose nomina il Sub-Comitato di Architettura e del Verde, che è l’organismo responsabile dell’esame e della valutazione dei progetti e degli interventi di minore entità.
In difesa dello stile del Consorzio Costa Smeralda

In difesa dello stile Costa Smeralda

Il Comitato di Architettura è un unicum nelle destinazioni turistiche del Mediterrano. Rappresenta uno dei cinque organi del Consorzio, il cui compito è quello di vigilare con un’analisi certosina, quasi maniacale, sui 3114 ettari di territorio di competenza. È da quasi sessant’anni che tutti i piani d’intervento e tutti i progetti debbono obbligatoriamente passare al vaglio di questo severo organismo di tutela ambientale che, tra l’altro, ha sempre operato nel rispetto del legame con le tradizioni costruttive locali. Lo stile architettonico di Porto Cervo si basa infatti su regole ben precise: linee morbide e mai squadrate, rispetto della serenità del paesaggio, uso dei colori delle costruzioni e ricorso alla pietra locale per eccellenza: il granito. Fu il Principe Karim Aga Khan, il padre fondatore di questo sogno ad occhi aperti, ad aprire da presidente, il 17 marzo del 1962, la prima riunione del Comitato di Architettura, alla presenza di alcuni degli architetti più importanti e affermati dell’epoca: Michele Busiri Vici, Jacques Couëlle, Luigi Vietti, Raymond Martin e Antonio Simon Mossa. Il Comitato, voluto da soci fondatori del Consorzio Costa Smeralda, obbliga tutti i consorziati a vincolarsi alle sue decisioni.

Il Comitato che vigila sulla bellezza

Tutti i progetti soggetti al rilascio della concessione edilizia comunale devono essere preventivamente sottoposti all’esame del Comitato di Architettura, che li può approvare, respingere o può chiedere che siano modificati, come indicato all’articolo 3 del Regolamento edilizio. Nello specifico, il Comitato di Architettura esamina i piani di lottizzazione, i nuovi fabbricati, le trasformazioni strutturali, estetiche, volumetriche ed esterne delle costruzioni preesistenti, le trasformazioni interne di costruzioni o di parti di costruzioni che ne comportino l’ulteriore o diversa divisione, le costruzioni di sottosuolo come fognature, canalizzazioni di acque, telefoni, i lavori di tinteggiatura, la decorazione e il restauro di parti esterne, le tende, le tettoie, i pergolati ingombranti, gli spazi pubblici. E poi ancora l’allestimento di vetrine di ogni genere, le insegne commerciali, le attrezzature balneari stagionali, le illuminazioni esterne, le insegne luminose, le antenne radio e televisive, i parafulmini, l’illuminazione esterna per strade pedonali o carrabili, le installazioni mobili o fisse anche se a carattere temporaneo in luoghi pubblici o privati o in proprietà demaniali, le strade pubbliche o private, le pere di recinzione, i muri, i cancelli, la modificazione di terreni, le piantagioni di piante di alto fusto, i giardini, la riforestazione, le bonifiche di zone danneggiate, le cisterne, le piscine, le vasche, tutte le opere marittime pubbliche o private come moli, dighe, pontili, gli scavi e i movimenti di terra relativi a qualsiasi opera, il taglio di alberi. Secondo la storica francese Simone Gerlat, le funzioni del Comitato di architettura sono simili a quelle delle accademie francesi istituite nel XVII secolo, come l’Académie Française del 1635, nata per vigilare sulla lingua francese, e come le Accademie di pittura e scultura del 1648 e l’Accademia di architettura del 1671.