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La caretta caretta “Graziella” restituita al suo mare dopo le cure

Ma c’è ancora tanto da fare sulla protezione delle specie marine e il problema delle plastiche

Lo scorso6  maggio, al Centro di recupero per animali marini (CReS), situato nel Sinis, si è svolta un’emozionante giornata per la liberazione di Graziella. Una tartaruga caretta caretta che ha finalmente potuto fare ritorno al suo habitat naturale dopo un lungo percorso di cura e di riabilitazione. Oltre alla presenza di un numero considerevole di persone, l’evento ha visto la partecipazione di importanti personaggi del settore, tra cui l’Assessore Regionale all’Ambiente, Marco Porcu, la responsabile del Coordinamento della Rete Regionale per la Conservazione della Fauna Marina, Elisa Mocci e Andrea Camedda, membro del team dello IAS-CNR Oristano, i quali hanno manifestato pubblicamente i loro commenti sul significato di questa giornata e sulla sensibilizzazione verso tematiche legate alle specie marine. In particolare nei confronti delle tartarughe, nonché sul problema delle plastiche che rappresenta una delle principali cause dei ricoveri di questi splendidi animali.
Graziella è stata inoltre dotata di un dispositivo satellitare che permetterà di monitorarne la posizione, i tempi di apnea, la temperatura dell’acqua e la profondità di immersione. Questo strumento fornirà informazioni preziose sui comportamenti delle tartarughe dopo la liberazione, consultabili settimanalmente sul sito istituzionale https://www.sardegnaambiente.it.

Foto e testo di Marcello Chiodino

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