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Costa Smeralda

Vivere a Porto Cervo immersi nella natura

Tutte le ragioni per passare dei momenti unici in uno dei posti più esclusivi della Gallura

Porto Cervo in autunno svela sempre qualcosa di assolutamente inedito. Quando il brusio dell’estate svanisce nel nulla, il vento si fa più fresco rendendo le temperature miti e leggere fino alla costa. Porto Cervo riprende a parlare usando i suoni più autentici, quelli della natura. Certo, la luce non è più quella di agosto visto che le giornate si accorciano inesorabilmente. Allo stesso tempo, però, l’area si riprende il suo spazio invitando gli amanti della natura a lasciarsi guidare dal paesaggio.

La natura che ritorna protagonista

L’autunno è l’istante in cui la Sardegna mostra altre infinite sfumature di colori. Un effetto che dimostra quanto sia speciale questa stagione, e non un ripiego come qualcuno può pensare. Spesso ci si ferma ai litorali dorati (non che questo sia sbagliato). Ma se una persona  decidesse di allontanarsi per un momento da quell’immagine estiva troverebbe davanti a sé un’altra porta su un territorio senza filtri. È l’autunno, che in Sardegna conserva alcuni tratti della sorella estate. La macchia mediterranea sprigiona profumi intensi e il mare, che mantiene un azzurro brillante, contribuisce a questo spettacolo senza pari. Una passeggiata, in questo caso, è d’obbligo se il tempo lo permette. Ma anche con un leggero piovischio, le gocce d’acqua sono un ottimo compagno di viaggio per chi decide di perdersi tra la natura e i sentieri della Gallura.

In bici o a piedi: un’esperienza imperdibile

Chi cerca un contatto più intimo con l’ambiente, o chi vuole vedere Porto Cervo in una veste diversa dal solito, può trovare degli ottimi spunti. Le escursioni a piedi o in bicicletta diventano un modo privilegiato per scoprire questa parte di Sardegna. Basti pensare al Pevero Health Trail – che permette di esplorare dei  paesaggi scolpiti dal tempo dalla natura – o al promontorio di Capo Ferro con il suo faro pronto a illuminare l’area al tramonto quando crea delle vere e proprie pennellate rosa o arancio dal cielo fino al mare.

Lo spirito del viaggio lento sta proprio in questo: fermarsi, ascoltare, respirare e ammirare un patrimonio inestimabile che in autunno si può visitare con calma, lontano da tutto e da tutti.  Addirittura si può persino riavvolgere le lancette indietro negli anni se si arriva a toccare Arzachena. Un vero museo a cielo aperto costruito da civiltà millenarie che resiste alle sfide del tempo. Da segnalare infatti il celebre complesso nuragico di La Prisgiona, le tombe dei giganti, il Tempietto di Malchittu. Siti archeologici che come tasselli costituiscono un grande mosaico di tradizioni delle popolazioni nuragiche.

Riccardo Lo Re

Credits: Marcello Chiodino