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Popsophia, amati mostri

È il tema del festival di Pesaro dal 6 al 9 luglio che osserva la gigantesca funzione sociale dei mostri

Da Game’s of Thrones a Vasco Rossi un’apparente contraddizione svela la sempre maggior attrazione esercitata dal mostruoso. Popsophia è il festival culturale che dedica i suoi appuntamenti ai nuovi mostri, da temere, da deridere, da osannare, da sacrificare. Da quelli delle favole, ai demoni dell’horror, dalla crudeltà dei serial killer reali agli animali fantastici dell’immaginario, passando per le serie tv più amate come Stranger things e The last of us. Un minotauro dalle fattezze umane e bestiali, omaggio a Pablo Picasso nel cinquantesimo dalla morte, presenta la nuova edizione di Popsophia l’evento che riempie Pesaro di artisti, filosofi e intellettuali in una maratona di conferenze e spettacoli inediti.
Lucrezia Ercoli, alla direzione artistica, spiega in che modo: «Beh intanto il festival Popsophia gioca sempre sulla contraddizione, se ci pensiamo il nostro immaginario è abitato da mostri. Il fatto è che abbiamo ancora bisogno di loro per definirci, per negazione, umani. – dettaglia la direttrice – Perché definire che cos’è il mostro vuol dire individuare ciò che è diverso dalla norma, ciò che è deviante rispetto al canone, ciò che è estraneo al nostro senso comune.»
E in un immaginario di massa che produce costantemente nuovi mostri, l’evento culturale s’infila dritto nell’anniversario della Disney che nel 2023 festeggia i 100 anni dalla nascita della casa di produzione, con i villain dei capolavori animati che hanno popolato gli incubi di intere generazioni.
Ma oggi che perfino i mostri delle favole sono diventati più amabili quali sono davvero i mostri? Se lo chiedeva nel ‘63, esattamente sessant’anni fa, anche Dino Risi cui sarà dedicata l’apertura del festival. Il regista e sceneggiatore italiano, uno dei massimi esponenti della commedia all’italiana, nel suo film “I nuovi mostri” del ‘77 ricalca ribadendolo quell’appeal ossessionante dell’indiscusso capolavoro “I mostri”, uscito alcuni anni prima.
Dalle fiabe ai mostri da palco che gravitano nel panorama della musica italiana si evoca Vasco Rossi, con i suoi “demoni” in una serata evento dedicata alla filosofia di “vita spericolata”. Celebrati anche ii 100 anni dalla nascita di Italo Calvino che sarà al centro dell’incontro con il saggista Filippo La Porta.
E se fu proprio Dino Risi ad azzardare l’idea del cinema come “maestro di vita”, certo non può non impressionare la postura di Pablo Picasso nella sua citazione “se tutte le tappe della mia vita si potessero rappresentare come punti uniti tra loro da linee, il risultato finale sarebbe la figura del Minotauro”.
Gli appuntamenti, accompagnati dalla musica dal vivo del gruppo Factory che attraverserà le melodie arcaiche di creature del fantasy, conducono alla mostra visitabile con i visori VR, poi tre philoshow musicali in piazza fino ai classicissimi mostri del Signore degli anelli o del Trono di spade e la celebrazione dei cattivi entrati di diritto nella nostra infanzia. Filosofi, giornalisti, scrittori e artisti, nell’alternanza di talk e momenti di teatro e musica, per approfondimenti con ospiti che popolano invece il nostro tempo: Massimo Donà, Licia Troisi, Davide Navarria, Simone Sauza e poi Daniela Romana Recchia Luciani, Leo Turrini, Simone Regazzoni, Daniela Brogi, Selena Pastorino, Riccardo Dal Ferro, Tommaso Ariemma, Michele Bellone, Carlo Cambi, Ivo Stefano Germanosi. In sintesi, incontri e spettacoli a edificare una vera e propria fenomenologia del mostruoso.

Anna Maria Turra

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