La squadra si è imposta per due punti sull’RP-Nauta 100 Morgana. Una gara senza esclusione di colpi facilitata da una condizione del tempo ottimale

Si è conclusa ieri con la vittoria dello Swan 115 Moat  l’ultima edizione della Giorgio Armani Superyacht Regatta, organizzata dallo Yacht Club Costa Smeralda in collaborazione con il Title sponsor Giorgio Armani. Un evento che ha dato spettacolo e ha regalato sorprese fino all’ultimo miglio.

Gli atleti hanno beneficiato delle condizioni meteorologiche ottimali nel corso dell’ultima giornata di gara. Il  vento da est-sudest tra i 12 e 15 nodi, con raffiche superiori ai 20 nodi, ha consentito a entrambe le divisioni, Superyacht e Southern Wind Rendezvous, di completare agevolmente il percorso definito dal Comitato di Regata. Un percorso da sogno per chi ama il mare. Dalla circumnavigazione in senso antiorario delle isole di Caprera e La Maddalena si è tornati a Porto Cervo attraverso il canale di La Maddalena e il Passo delle Bisce per un totale di circa 26 miglia. Per gli yacht impegnati nel Southern Wind Rendezvous, il percorso è stato in questo caso limitato alla Secca di Tre Monti evitando così di esporre gli equipaggi all’onda di bolina nelle ultime miglia prima dell’arrivo.

La partenza era fissata per le 11:30. I primi a scattare sono stati i superyacht seguiti dalle imbarcazioni impegnate nel Southern Wind Rendezvous. Buono l’avvio di Morgana, che è riuscita a contenere il distacco della più performante Moat nel lungo lasco fino a nord di La Maddalena, mentre nella bolina di rientro lo Swan 115 del socio YCCS Juan Ball  ha aumentato il vantaggio dall’inseguitore diretto riuscendo a vincere per 2 minuti e 47 secondi in tempo compensato.

Il tattico di Moat, Guillermo Parada, è davvero soddisfatto della gara conclusiva: «È stata una regata davvero impegnativa, con una partenza al lasco. Poco prima del via l’aria era aumentata sensibilmente e così abbiamo issato un gennaker da vento forte, però poi si è ristabilizzata sugli 11-12 nodi e il cambio di gennaker su queste barche è molto lungo e impegnativo, a metà percorso eravamo leggermente attardati in tempo compensato, così abbiamo dovuto impegnarci al massimo in bolina per effettuare il recupero. Vorrei ringraziare l’equipaggio e l’armatore di Moat, che non ci ha fatto mancare nulla per fare una buona regata e sono molto contento di aver potuto vincere con questo team».

L’ affermato l’armatore di Morgana non ha da rimproverarsi nulla. «Abbiamo avuto condizioni di vento variabile e siamo stati in gioco per tutto il lato di lasco, nella bolina abbiamo perso qualcosa, lavoreremo su questo aspetto. Anche se non abbiamo vinto, questo è il più bel campo di regata del mondo, ringraziamo lo YCCS e Giorgio Armani per l’organizzazione, questa è stata la nostra seconda partecipazione e contiamo di tornare per la prossima edizione».

La premiazione si è tenuta in Piazza Azzurra, davanti alla sede dello YCCS, ed è stata introdotta da Giovanni Tamburi, Vicepresidente del Consiglio Direttivo dello YCCS e da Anoushka Borghesi, Global Head delle relazioni pubbliche e media di Giorgio Armani.

La Silver Jubilee Cup per lo yacht vincitore della Superyacht Division è stata assegata all’armatore di Moat, il socio YCCS Juan Ball. Il premio è stato consegnatoda Tommaso Sani, Project manager per i progetti speciali di Giorgio Armani.

Anoushka Borghesi di Giorgio Armani e il COO di Southern Wind Andrea Micheli hanno consegnato i premi legati all’altra competizione, il Southern Wind Rendezvous. A SW 96 Liberty è andato la Best performance; il SW 105 Kiboko si è aggiudicato la Best boat handling; il SW 96 Nyumba si è portato a casa il Best SW Rendezvous spirit; infine il Willy Persico Trophy, in memoria del fondatore del cantiere, è stato assegnato al SW 100 Padma II.

«Siamo felici che armatori ed equipaggi si siano divertiti in mare e abbiano potuto passare momenti piacevoli a terra in occasione degli esclusivi momenti sociali. – ha dichiarato Edoardo Recchi, Segretario Generale YCCS –  Ci congratuliamo con Moat, vincitore dell’evento, con l’augurio di poter accogliere nuovamente qui, il prossimo anno a Porto Cervo, tutti i partecipanti».

Riccardo Lo Re

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