top
Arzachena

Un hub nazionale per salvaguardare l’ambiente

È quanto emerso dall’incontro a Sorrento con gli ottanta rappresentati del G20Spiagge. Presenti anche gli esponenti del Comune di Arzachena

È nato a Sorrento il primo hub nazionale per salvaguardare l’ambiente. Ottanta delegati – sindaci, assessori all’ambiente e dirigenti pubblici – da tutte le comunità marine italiane si sono trovati allo scopo di trovare dei punti condivisi legati a tematiche ambientali. Oggi, con i cambiamenti climatici in corso, ci sono delle questioni che non si possono più rinviare a partire dalla tutela delle spiagge del Belpaese che tutti i turisti amano profondamente. Il Consorzio Costa Smeralda lo sta già facendo con delle politiche mirate non solo ad accrescere il valore di un borgo unico come Porto Cervo, ma anche a rispettare la bellezza e l’incanto di un posto autentico come la Sardegna.

Gli ottanta delegati hanno fatto un passo ulteriore istituendo il primo hub nazionale formato da un gruppo di lavoro che coinvolge le più importanti città balneari italiane. Le politiche ambientali saranno una materia comune come comune è la salvaguardia della costa e del mare italiani. Per questo i sindaci i, hanno lanciato una call per individuare partner, aziende e istituti di ricerca per sostenere questo fondamentale cambio di passo.

Alcuni dati testimoniano la preoccupazione dei sindaci: negli ultimi decenni, il Mar Mediterraneo ha mostrato un trend di riscaldamento superiore alla media globale. La temperatura media della superficie marina è aumentata di 0,88°C rispetto al periodo preindustriale. In parallelo, a livello globale, il livello del mare è cresciuto di oltre 10 cm dal 1993, con un’accelerazione recente che ha portato il tasso medio annuo a 4,3 mm. I segni di arretramento costiero sono evidenti e riguardano oggi oltre il 40% delle spiagge sabbiose italiane. Allo stesso tempo, l’urbanizzazione delle fasce litoranee è avanzata: quasi un quarto del suolo entro 300 metri dalla costa risulta oggi trasformato in superfici artificiali.

«Per parlare di tutela dell’ambiente e di rischio erosione costiera, a Sorrento abbiamo presentato il caso di Capriccioli. – ha dichiarato Claudia Giagoni, assessore al Turismo, e Michele Occhioni, delegato all’Ambiente – Dal 1945 ad oggi il litorale ha subito significativi cambiamenti, passando da un’area incontaminata e poco frequentata a una delle principali destinazioni turistiche della Sardegna – spiegano Giagoni e Occhioni -. Con l’espansione del settore, negli anni sono nate infrastrutture e servizi, con conseguenti impatti sull’ecosistema. C’era una diversa consapevolezza allora sull’uso di queste risorse naturali. Oggi, il nostro compito come amministratori è quello di portare avanti la ricerca scientifica per intervenire efficacemente a tutela del litorale. Finora abbiamo avviato il progetto di un parco con le prime azioni concrete: realizzazione di passerelle in legno; costante raccolta differenziata dei rifiuti; rimozione manuale della posidonia e riposizionamento sull’arenile a fine estate; installazione di paletti e corde salvadune per interdire l’accesso ai bagnanti nelle aree più delicate del retro spiaggia, posizionamento di cartelli informativi e di sensibilizzazione sul tema; ordinanze sindacali con limitazioni per i fumatori e divieto di utilizzo plastica monouso in spiaggia».

Riccardo Lo Re