Porto Cervo, sessant’anni di successo raccontati dai suoi protagonisti
Più di 250 professionisti hanno scelto il Conference Center per raccontare la storia e la bellezza della destinazione che si trova nel Nord Est della Sardegna
Il mito di Porto Cervo è impossibile da riassumere a parole. Ma c’è chi è riuscito nell’impresa raccontando aneddoti preziosi di quella che è per tutti una delle destinazioni più ambite al mondo. Il Conference Center, come riporta La Nuova Sardegna, è diventato il palcoscenico di un incontro speciale a cui hanno partecipato più di 250 persone specializzate nella ristorazione e dell’accoglienza. Un’occasione per parlare del passato, del presente, e del futuro di un luogo sempre pronto ad affrontare nuove sfide, dalla sostenibilità all’innovazione.
Sono state diverse le testimonianze di quella che è stata una splendida giornata in cui sono riaffiorati i ricordi di ciò che è stato Porto Cervo sin dalla sua fondazione. Il mito costruito giorno per giorno dal principe Karim Aga Khan, scomparso lo scorso febbraio all’età di 88 anni, è diventato realtà anche grazie ai professionisti che hanno alimentato i sogni e le speranze di intere generazioni. All’evento hanno infatti partecipato diverse personalità che hanno molto da dire e da raccontare di quei momenti essendo stati parte di questa grande famiglia. A dare inizio all’evento è stato Nando Curreli, classe 1954 di Villamar. Una figura che ha vissuto parte della sua carriera tra le quattro mura dei gioielli di lusso dell’area gestita dal Consorzio Costa Smeralda: l’Hotel Pitrizza, il Cervo, il Cala di Volpe e il Romazzino. Da segnalare inoltre l’intervento del grande maestro della ristorazione e cavaliere al merito della Repubblica Agostino Demontis, che, come racconta il giornale, ha ricordato ai presenti alcuni momenti che sono passati alla storia, dalla cena con Zahara, figlia dell’Aga Khan, e l’ultima cena di Lady Diana e Dodi Al-Fayed al ristorante Il Pescatore a Porto Cervo.
Nel corso della cerimonia sono stati mostrati inoltre dei filmati e dei documenti legati alla storia della destinazione gallurese insieme a un video inedito di Mario Sotgiu, direttore del museo di Arzachena. La serata è stata poi accompagnata dal suono inconfondibile della band Bud Brothers di Olbia, guidata dal maestro Giovanni Budroni del Cala di Volpe, e dal gusto (dagli antipasti ai dessert) del cibo raffinato dello chef Gianni Mallao, portato per l’occasione dallo staff del Cervo Hotel diretto dal restaurant manager Fabio Cassitta di Telti.
Riccardo Lo Re
Credits: Marcello Chiodino