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Porto Cervo

Le origini di Porto Cervo in una mostra

Dal 13 giugno al 5 settembre il centro storico di Arzachena è pronto ad accogliere la mostra frutto della ricerca dell’associazione La Scatola del Tempo

Tutte le storie hanno bisogno di un introduzione degna del suo nome. Un esempio si trova davanti ai nostri occhi, scolpito nel granito e protetto fino ad oggi da una natura incontaminata. Porto Cervo, prima di diventare una delle mete più esclusive della stagione estiva in Sardegna, ha dietro di se racconti e testimonianze che valgono la pena di essere mostrati. Ed è così che, dal 13 giugno al 5 settembre 2025, il centro storico di Arzachena ha deciso di accogliere una mostra davvero esclusiva capace di unire tradizione e sperimentazione. “Porto Cervo nell’antica cartografia” è un viaggio legato a una profonda ricerca compiuta dall’associazione La Scatola del Tempo che, dopo “La arcana origine del nome di Arzachena”, ha deciso di riportare le lancette alle origini del famoso toponimo che tutti noi conosciamo.

Tutto ciò sarà mostrato nella chiesa di San Pietro che, dopo l’inaugurazione  andata in scena venerdì 13 giugno 2025 alle 19, si trasformerà nello scrigno del passato di questa storica destinazione. Già nella precedente esposizione l’associazione culturale ha colto l’occasione per presentare alcuni elementi incontrovertibili su Arzachena. Un territorio che, sulla base di alcuni ritrovamenti, possedeva dei contorni ben definiti già intorno al 1173 d.C. Il merito è dell’architetto Nicola Vasa di Tempio Pausania che ha rinvenuto un documento che attesta le origini di Arzachena e della zona di Porto Cervo. Nella carta si parla di un luogo chiamato “Loco di Mola” (Monti di Mola). Lo stesso nome è emerso anche nel 1275 in una carta pisana donata dall’archeologa Sonia Pala e presente nell’archivio di Stato di Parigi.

L’associazione La Scatola del Tempo sarà dunque protagonista  di un’altra mostra per raccontare le origini del celebre toponimo usando anche un tocco di creatività. I visitatori avranno infatti l’opportunità di compiere questo viaggio fino a Medioevo, tra antiche mappe cartografi e la nuova installazione artistica creata con cristalli di sale marino dal gruppo Infioratori San Pietro dal titolo “L’antico approdo di Porto Cervo”. Ma per realizzare tutto questo è importante il sostegno di tutte le realtà del territorio, come nel caso della  Parrocchia di Santa Maria della Neve. «Ogni anno, a iniziare dal “lontano” 2020, ha dimostrato con azioni silenziose ma concrete quanto valore possa avere la ricerca della memoria storica, la bellezza e la condivisione fra le persone, fra associazioni, fra istituzioni e fra cittadini. Non è scontato mettere a disposizione spazi per mostre, installazioni artistiche, incontri e altre attività culturali che tendono a raccontare la storia della nostra comunità. Non è solo una questione di luoghi ma di visione e di generosa disponibilità. Arzachena ha bisogno di queste piccole e preziose alleanze per continuare a raccontarsi. E noi non possiamo che essere profondamente grati».

Riccardo Lo Re

Credits: Marcello Chiodino