I vincitori del Premio Costa Smeralda 2025
Il premio Narrativa è andato alla scrittrice Wanda Marasco. A ottenere invece quello per la Saggistica è stato l’autore Riccardo Falcinelli
Wanda Marasco. Riccardo Falcinelli. Sono questi i nomi dei vincitori del Premio Costa Smeralda 2025. Il 26 aprile, al Conference Center di Porto Cervo, si è svolta la cerimonia pubblica dell’evento promosso dal Consorzio Costa Smeralda, presieduto da Renzo Persico.
Sei autori si sono contesi i riconoscimenti nelle categorie Narrativa e Saggistica assegnati da una giuria d’eccezione. Lina Bolzoni, Marcello Fois, Elena Loewenthal e Chiara Valerio, con la direzione artistica di Stefano Salis, hanno selezionato le terne finaliste partendo dalla produzione editoriale dell’ultimo anno. La conduzione anche quest’anno è stata affidata alla giornalista Roberta Floris. Anche per l’edizione 2025 lo scultore Giuseppe Sanna ha firmato delle opere uniche nel loro genere dedicate a ciascuna categoria del concorso.
La narrativa
La scrittrice Wanda Marasco con “Di spalle a questo mondo” (Neri Pozza) conquista la sezione Narrativa del Premio Costa Smeralda 2025. Un riconoscimento per il suo «resoconto sublime dell’ossessione per la cura, nelle sue molteplici accezioni, come ideale e come metafora di un’esistenza. Un romanzo necessario fluviale e concentrato. La vita di Ferdinando Palasciano, e il suo amore per Olga Pavlova Vavilova: una coppia di personaggi che declinano il proprio male come male del mondo e finiscono per trasformarsi in poesia, come incarnazione di un pensiero del mondo. Un romanzo che è il territorio storico su cui con stile straordinario Wanda Marasco innesta gli argomenti della letteratura e quindi del lettore. L’accudimento degli esseri viventi è la strada attraverso cui questo mondo può diventare abitabile. L’accudimento dell’imperfezione è la strada attraverso cui vale la pena di lottare per l’umanità, per la bellezza. L’accudimento delle parole è la strada attraverso cui ogni storia finisce per riguardarci, per interessarci, per comprenderci. Un altro ritratto stupefacente di un universo che nella sua fine trova il senso primo della sua esistenza. Nella necessità del pensiero della morte ci sono ragioni sufficienti per intentare una vita straordinaria».
La saggistica
Il saggista e graphic designer Riccardo Falcinelli si è aggiudicato invece il Premio per la Saggistica grazie alla sua opera “Visus. Storie del volto dall’antichità al selfie” (Einaudi). La giuria è rimasta colpita dalla «sua capacità di considerare un gesto antiestetico e antisociale, un fenomeno popolare e quasi pornografico – perché ripetuto e ripetibile all’infinito – come, in questo caso il selfie, e ricondurlo a una ricerca eterna dell’essere umano: la rappresentazione del volto. Ce lo hanno insegnato i make-up artist col trucco non trucco, il trucco invisibile, il trucco naturale. La natura c’entra assai poco. E non da adesso, da sempre. Da Ecce Homo a Elsa di Frozen, Falcinelli inanella la sua – e la nostra – galleria di facce, di modo da non far sentire straniero nessuno, e nessuna, dall’arte alle neuroscienze, dalla semiotica ai cosmetici (eh sì, i trucchi tornano!), dal Manzanarre al Reno. Se Franco Battiato nel 1981 cantava “in quest’epoca di pazzi ci mancavano gli idioti dell’orrore”, Riccardo Falcinelli, nell’anno 2025, gli fa eco con “in quest’epoca di pazzi ci mancavano gli idioti del bianco e nero, buono o cattivo, di qui o di lì, gli idioti del confine”».
I premi speciali
Come nelle scorse edizioni sono stati consegnati tre i riconoscimenti speciali a intellettuali di rilievo internazionale. Il primo da citare è senza dubbio lo scrittore svedese Björn Larsson che ha ottenuto il Premio Internazionale con la seguente motivazione: «Con Björn Larsson si viaggia. Per mare e per terra, da sognatori e da pendolari, da lettori e da osservatori dell’animo umano. Uno scrittore come Björn Larsson è prezioso. Perché è curioso. È curioso dell’umanità, delle sue storture, del tempo che passa e che non torna. Della magia delle parole. L’opera che lo ha reso famoso in Italia è “La vera storia del pirata John Silver” (1998), un’affettuosa e accurata ricostruzione della vita e dei tempi di uno dei protagonisti dell’Isola del tesoro, il capolavoro di Robert Louis Stevenson che ha colpito generazioni di lettori. E, attraverso le memorie di Silver, racconta vicende che fanno riflettere sul passare del tempo e su quanto sia fragile il bene della libertà. Con Larsson si riscopre il piacere della lettura, della divagazione, della riflessione. I suoi libri, tutti insieme e presi uno per l’altro, sono diari di bordo di un saggio capitano che ha trovato nel mare della letteratura porti sicuri e venti propizi, sa sfruttare il vento ed evitare le tempeste. Ci regala momenti di bonaccia ma conosce l’ebbrezza delle onde che ci trasportano. Al velista, filologo, scrittore, viaggiatore e pendolare Björn Larsson il Premio Internazionale Costa Smeralda 2025 con l’augurio di non fermarsi. E di portarci ancora con lui in giro nelle sue prossime avventure».
Adrian Paci, tra gli autori più conosciuti nel mondo dell’arte contemporanea, ha invece vinto il Premio Cultura del Mediterraneo per la sua visione e la sua capacità di esplorare le complesse dinamiche culturali e sociali del Mediterraneo. Lo dimostra l’installazione video «The Bell Tolls Upon The Waves» e l’opera site-specific «Il vostro cielo fu mare, il vostro mare fu cielo» realizzata per l’Agorà del MUDEC di Milano. Il Premio Speciale il Premio Speciale è stato assegnato a Giorgio Spanu, colui che ha fondato, insieme a Nancy Olnick, il Magazzino Italian Art Foundation di New York.
Partner e sponsor principale della manifestazione è Smeralda Holding, società italiana indirettamente controllata da Qatar Investment Authority, che nel 2012 ha acquistato proprietà immobiliari e terreni a Porto Cervo.
L’organizzazione operativa, l’allestimento scenografico e la produzione dell’evento di premiazione è affidata a Filmmaster, che ha inoltre realizzato il logo, l’immagine grafica coordinata e il concept del premio materiale.
Riccardo Lo Re
Credits: Emanuele Perrone