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Asi e Aeronautica militare italiana presto nello spazio insieme

L’Italia sarà ancora una volta protagonista della ricerca spaziale per testare la permanenza dell’uomo nello spazio

Da qualche anno a questa parte si sta assistendo ad una vera e propria corsa allo spazio. Le più grandi potenze al mondo stanziano ingenti capitali per studiare cosa c’è sopra di noi, quali benefici poterne trarre e in quali pianeti approdare per creare ambienti adatti alla vita umana. Dal cosiddetto allunaggio del 1969 e la prima camminata sulla luna di Neil Armstrong e Buzz Aldrin sono stati fatti passi da gigante nella ricerca con una accelerazione negli ultimi due decenni. L’obiettivo sarà quello di riportare ben presto l’uomo sulla luna, ma anche andare alla scoperta di Marte. L’Italia in tutto questo tempo non è stata certo a guardare e grazie alle migliori tecnologie nostrane ha potuto partecipare a moltissime missioni spaziali internazionali, sia in collaborazione con l’Esa, l’agenzia spaziale europea, che con la Nasa, quella americana. È di questi giorni la notizia diffusa dall’Asi, l’agenzia spaziale italiana, di una collaborazione con l’Aeronautica militare per una missione di due settimane sulla stazione spaziale internazionale. Nel dettaglio – spiegano dall’oasi – l’Aeronautica Militare effettuerà attività di sperimentazione, per la prima volta dallo spazio, sul sistema software ISOC (Italian Space Operations Centre), cuore della propria capacità Space Situational Awareness (SSA). Gli astronauti a bordo della ISS replicheranno alcune analisi normalmente svolte dal Centro SSA, uno dei centri operativi spaziali europei in prima linea per il monitoraggio degli oggetti spaziali che rientrano in atmosfera, e che sorveglia costantemente i possibili eventi di collisione tra oggetti artificiali orbitanti attivi (ISS compresa) con i detriti spaziali. La permanenza di due settimane in condizioni di microgravità renderà possibile testare e verificare gli effetti fisiologici del volo spaziale sugli esseri umani, per comprenderne i cambiamenti sia biologici sia psicologici. In tale ambito, l’Aeronautica Militare porterà avanti uno studio legato al sistema cardiovascolare, focalizzato sulle reazioni biologiche alla microgravità della funzione endoteliale, mentre l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) tornerà ad analizzare l’effetto della microgravità sull’aggregazione delle proteine beta amiloide (Aβ), che sono implicate nelle malattie neurodegenerative come il morbo di Alzheimer. L’ASI, inoltre, realizzerà l’esperimento ORION, finalizzato allo studio della fertilità femminile in condizioni di microgravità e l’esperimento PROMETEO II per lo studio dello stress ossidativo, alla base di molti effetti deleteri del volo spaziale, tra cui in particolare disturbi cognitivi e comportamentali». La missione è denominata Ax-3 è spiccherà il volo nel 2024.

Davide Mosca

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