Arzachena punta su Ville Jacques Couëlle: diventerà un museo
La proposta del Comune che vuole dare vita a uno spazio espositivo dedicato alla storia di Porto Cervo
Un museo dedicato alla storia di Porto Cervo. È l’iniziativa che sta portando avanti il Comune di Arzachena. L’amministrazione si è candidata per l’assegnazione del compendio immobiliare Ville Jacques Couëlle Monti Mannu da parte dell’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la Destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati alla Criminalità Organizzata. Se ciò andasse in porto, la Giunta ha già in mente una soluzione perfetta per l’utilizzo di questo edificio disegnato dal noto architetto francese. Da quanto si apprende, l’obiettivo è di creare uno spazio espositivo dedicato alla storia di Porto Cervo. Un luogo dove i ricordi prendono forma e restano impresse nel granito della Sardegna.
Lo studio di fattibilità è stato coordinato dall’architetto Mario Chiodino, dirigente del Settore Pianificazione Territoriale del Comune di Arzachena, e dall’Ufficio Patrimonio con la collaborazione dello Studio Artek Design di Alghero.
«Così com’è stato per il Parco dell’Inclusione nell’area dello stagno di Saloni, oggi vogliamo cogliere un’altra opportunità, quella di restituire alla comunità un bene di straordinario valore architettonico e simbolico sottratto alla criminalità per trasformarlo in un luogo di cultura, memoria e legalità – dichiara il sindaco Roberto Ragnedda -. Il documento presentato per la candidatura prevede spazi espositivi dedicati alla storia di Porto Cervo, sale per convegni, attività didattiche e laboratori, un bookshop e una caffetteria. L’iniziativa si inserisce in una strategia più ampia dell’Amministrazione comunale di valorizzazione della destinazione grazie alla cultura e alla diversificazione dell’offerta turistica con cui attrarre flussi tutto l’anno e creare nuove opportunità economiche e occupazionali».
Il compendio si estende per circa 30 mila metri quadri nel borgo di Abbiadori e comprende 3 unità immobiliari. Le ville furono realizzate negli anni ‘60 dall’architetto francese Jacques Couëlle, pioniere dello stile Costa Smeralda®, che ha saputo coniugare forme organiche, materiali locali e rispetto per l’ambiente, creando un linguaggio architettonico unico e riconoscibile.
«La posizione strategica del compendio, a metà strada tra il centro abitato di Arzachena e la costa, è un ulteriore punto di forza per la creazione di percorsi integrati alla scoperta del territorio con cui coniugare natura, archeologia e architettura – prosegue Ragnedda -. Questo per noi significa investire in un modello turistico sostenibile, un modello che attrae visitatori 12 mesi l’anno e connette prodotto balneare, storico e culturale anche grazie a una rete tra Museo della Costa Smeralda®, Museo civico Michele Ruzittu, centro storico cittadino e parco archeologico. Le potenzialità sono numerose se pensiamo che, oggi, la Tomba di Giganti Coddu Vecchiu, il Nuraghe La Prisgiona, la Necropoli Li Muri e il Tempietto di Malchittu, da soli, attraggono oltre 170 mila visitatori l’anno, pari al 50 percento del turismo culturale del Nord Sardegna».
Riccardo Lo Re