Arzachena inserita tra le Blue Zones della Sardegna
L’ufficialità è arrivata dal padre delle zone blu Gianni Pes nel corso della quarta edizione del Longevity Fest Costa Smeralda
Ora è ufficiale. Arzachena sarà presto inserita tra le Blue Zones della Sardegna. L’annuncio arriva direttamente nel corso della quarta edizione del Longevity Fest Costa Smeralda in programma fino al 7 settembre a Porto Cervo. L’evento, promosso dal Consorzio Costa Smeralda, in partnership con Smeralda Holding e con il patrocinio della Regione Sardegna e del Comune di Arzachena, rappresenta il primo festival al mondo dedicato alla longevità con esperti e personalità di spicco del mondo accademico.
È stato Gianni Pes, medico e ricercatore dell’Università di Sassari nonché il padre delle Blue Zones, a dare la notizia ai presenti al termine della proiezione in Piazza Risorgimento del documentario “Arzachentos” e la preview di un estratto del nuovo “Finding the Blue”, firmati da Pietro Mereu, creatore e direttore artistico del Festival.
La Barbagia e Ogliastra non saranno dunque le sole zone blu della Sardegna. Da oggi anche Arzachena e dintorni come emerge dal filmato mostrato a Porto Cervo. L’ideatore della rassegna con la macchina da presa ha scelto di concentrarsi sugli elementi che hanno portato al riconoscimento di Arzachena come nuova Blue Zone alla presenza di figure di grande rilevanza come il sacerdote don Francesco Cossu. Da oltre cinquant’anni è parroco e viceparroco di Arzachena e Porto Cervo e nel corso del tempo ha firmato oltre trenta libri sul passato e le tradizioni locali.
«Accogliamo con immenso piacere i risultati del grande lavoro di ricerca storica e scientifica che riconoscono ad Arzachena le caratteristiche uniche che la accomunano alle altre, rare, Blue Zones del mondo – sottolinea il sindaco di Arzachena, Roberto Ragnedda -. Attendiamo di leggere la pubblicazione scientifica integrale del dottor Gianni Pes, pioniere nell’individuazione delle Blue Zones in Sardegna, per scoprire i dettagli che confermano come la nostra destinazione vanti il potenziale per l’inclusione tra quelle aree geografiche in cui la qualità della vita e le condizioni sociali e naturali favoriscono la longevità. Da questo annuncio, si aprono nuove opportunità per il territorio e nuove sfide che, come amministratori, ci impegnano ancor di più nella tutela del patrimonio materiale e immateriale di cui abbiamo la fortuna di beneficiare. Grazie a questi elementi puntiamo a delineare un modello di sviluppo sostenibile che coniughi sempre più turismo e benessere».
La serata, moderata da Benedetta Rinaldi, giornalista e conduttrice della trasmissione televisiva Elisir, ha visto anche un momento di confronto tra Pietro Mereu e il neurologo e biochimico Giovanni Scapagnini. Il festival ha infatti questo grande obiettivo che di promuovere un dialogo costruttivo sul tema della longevità e della qualità della vita mettendo a confronto scienza, ricerca, cultura e innovazione. L’obiettivo non è soltanto indagare come vivere più a lungo, ma soprattutto come vivere meglio, attraverso la prevenzione, la promozione di stili di vita sani, l’attenzione all’ambiente e alle relazioni sociali, senza dimenticare il ruolo della genetica.
«Siamo onorati che questo annuncio sia arrivato durante un evento che, anno dopo anno, si conferma un punto di riferimento per la divulgazione scientifica e per la promozione di uno stile di vita consapevole e sostenibile – conferma Mario Ferraro, vicepresidente del Consorzio Costa Smeralda -. Il Longevity Fest è un’occasione unica per mettere in dialogo esperti di fama internazionale, comunità locali e cultura del territorio, creando un ponte tra ricerca scientifica e tradizione. Un appuntamento che contribuisce a rafforzare il ruolo di Porto Cervo non solo come destinazione turistica d’eccellenza, ma anche come polo di innovazione e laboratorio naturale nel campo del turismo del benessere».
Riccardo Lo Re