Porto Cervo si prepara a un 2026 da record
Mario Ferraro, CEO di Smeralda Holding, in un’intervista per Pambianco Hotellerie, descrive con entusiasmo l’evoluzione della destinazione gallurese
Porto Cervo pensa in grande in vista della prossima stagione estiva in Sardegna, un’isola dalle infinite sorprese, tra sapori, colori e una storia millenaria. Nelle parole di Mario Ferraro, CEO di Smeralda Holding, si avverte la calma fiducia di chi conosce la rotta e ne osserva già i primi approdi.
«Il business on the book per il 2026, cioè le prenotazioni già confermate, è superiore del 40% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. E quest’anno abbiamo performato meglio della Costa Azzurra, della Costiera Amalfitana e di altre destinazioni con cui ci confrontiamo».
Dietro quella percentuale, apparentemente tecnica, si nasconde la fotografia di un cambiamento profondo: la Costa Smeralda® non è più soltanto un mito del turismo estivo, ma un laboratorio vivente di ospitalità, visione e innovazione.
Il nuovo corso di Smeralda Holding
Da quando il fondo sovrano del Qatar ha rilevato il controllo del gruppo, Smeralda Holding ha intrapreso un percorso di evoluzione che intreccia heritage e modernità, valorizzando la sua storia attraverso strumenti e partnership globali.
Le quattro strutture di Sardegna Resorts — autentiche icone dell’hôtellerie mediterranea — sono oggi il cuore di una strategia che parla al mondo intero.
Un tempo affidata a un solo operatore, la distribuzione è stata diversificata grazie all’ingresso di due marchi del gruppo LVMH: Belmond e Cheval Blanc. Una scelta che ha ampliato la capacità distributiva, ma anche la forza simbolica della destinazione, proiettandola nel circuito internazionale del lusso esperienziale.
Una nuova energia per la destinazione
Ferraro descrive con entusiasmo il fermento che attraversa la Costa Smeralda®: «Stanno arrivando brand importanti come Mandarin Oriental, Rocco Forte Hotels e Melpignano, che contribuiscono a promuovere la destinazione nel mondo. È la prima volta in sessant’anni che vediamo un simile interesse da parte di investitori globali».
Il risultato è un ecosistema dell’eccellenza, dove la presenza di nuovi marchi non crea concorrenza, ma sinergia, accrescendo la notorietà complessiva della destinazione e rafforzandone il posizionamento internazionale.
Una stagione più lunga, un pubblico più ampio
Non più soltanto un’estate breve e intensa: la Costa Smeralda® si apre a una dimensione di tempo più ampia e raffinata.
Gli hotel del gruppo accolgono i primi ospiti a inizio aprile e chiudono a fine ottobre, prolungando la stagione e restituendo al territorio una continuità economica e culturale.
È il segno di una destinazione che evolve, offrendo esperienze autentiche anche nei mesi più silenziosi, quando il mare si fa specchio e la luce autunnale trasforma il paesaggio in un riflesso dorato.
Allo stesso tempo, l’attenzione si sposta verso nuovi mercati globali: «Nei prossimi dieci anni 50 milioni di africani avranno il reddito per viaggiare e soggiornare in hotel di lusso» – osserva Ferraro – indicando l’Africa come il prossimo grande orizzonte del turismo d’élite.
Oltre l’hospitality
Smeralda Holding non è solo hôtellerie: è un sistema integrato di esperienze che comprende ristoranti, beach club, boutique e la celebre Marina di Porto Cervo, considerata tra le più rinomate del Mediterraneo.
Il gruppo ha introdotto un approccio sempre più lifestyle, dove la gastronomia incontra l’identità locale. Tra le novità più attese, l’arrivo di Langosteria nel 2026, che porterà nel cuore della Costa Smeralda® il gusto e la raffinatezza di un marchio icona della cucina contemporanea italiana.
Una rotta verso il futuro
Il racconto di Mario Ferraro è quello di una rinascita consapevole: un lusso che si rinnova senza perdere le proprie radici, un’ospitalità che si apre al mondo mantenendo intatta la propria autenticità.
Con prenotazioni già in crescita del 40% e un parterre di brand internazionali che sceglie la Costa Smeralda® come palcoscenico, il 2026 si profila come un anno di svolta.
E mentre la luce del tramonto colora i pontili di Porto Cervo, la destinazione che ha fatto sognare il Mediterraneo si prepara a scrivere un nuovo capitolo della sua storia — fatto di eleganza, cultura e visione.
Arianna Pinton