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JUICE alla scoperta delle lune di Giove

L’ESA ha lanciato la sua ambiziosa missione verso il sistema solare esterno

Oltre la Terra, il Sistema Solare presenta altri sette pianeti, di cui Giove è forse il più affascinante. Gigante gassoso e “stella mancata”, il quinto pianeta è il più grande dei corpi celesti del nostro sistema solare – Sole escluso – e ha rivestito fin dall’antichità un ruolo importante nelle culture di diversi paesi, sia in ambito religioso che astronomico. Per studiarne le caratteristiche ancora ignote, l’Agenzia Spaziale Europea (ESA missione spaziale ha programmato la missione spaziale JUICE (JUpiter ICy moons Explorer), che si propone proprio di esplorare il sistema di Giove con incluse le sue tre lune gelate: Ganimede, Europa e Callisto. Il lancio è avvenuto il 14 aprile 2023 dal pad di lancio ELA-3 presso il Centro Spaziale di Kourou, in Guiana Francese, tramite il razzo Ariane 5, l’ultimo volo del mezzo a portare una missione dell’ESA nello spazio.

La missione ha utilizzato una vasta gamma di strumenti scientifici per studiare questi oggetti astronomici, come fotocamere ad alta risoluzione, spettrometri per analizzare la composizione delle superfici e dei gas atmosferici, magnetometri per misurare il campo magnetico, e strumenti per studiare le proprietà termiche e meccaniche delle superfici. Il razzo ha eseguito nove flyby di Ganimede, tre di Europa e uno di Callisto, oltre a studiare il campo magnetico e le proprietà atmosferiche di Giove. Tra le tre lune, Ganimede è la principale luna di Giove ed è la più grande del sistema solare. È anche l’unica luna con un campo magnetico proprio e si pensa che abbia un oceano di acqua liquida sotto la sua superficie ghiacciata. Lo stesso vale per Europa e Callisto, rispettivamente la seconda e la terza luna del pianeta, le quali si crede presentino sotto la loro superficie un oceano di acqua.

Juice rappresenta un’importante occasione per aumentare la nostra conoscenza del sistema di Giove e per capire meglio la formazione dei pianeti giganti e delle lune gelate nel sistema solare. Dopo il lancio, il razzo avrà otto anni per “acclimatarsi” a Giove, raggiungendo il pianeta solo nel luglio 2031. Sulla placca del velivolo è presente anche un importante riconoscimento al passato scientifico italiano: una targa commemorativa a Galileo Galilei, tra i primi scienziati a puntare lo sguardo verso il futuro.

Francesco di Nuzzo

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